La relazione tra cervello, microbioma intestinale, sistema immunitario e cicli sonno-veglia è estremamente complessa e stiamo solo iniziando a grattare la superficie della comprensione delle complessità innate. Inoltre, questa rete multiforme non è statica, cambia e si adatta significativamente con l'età. Sappiamo che il sonno gioca un ruolo vitale nello sviluppo sano e nell'invecchiamento di successo e stiamo iniziando a capire che un microbioma sano e diversificato è necessario per una salute e una funzione ottimale del cervello, per tutta la durata della vita. Pertanto, mentre ci muoviamo verso terapie personalizzate, come interventi probiotici, non prenderemo di mira semplicemente il genoma di un individuo, ma anche il suo microbioma potenzialmente aiutando con "l'invecchiamento sano". E per aggiungere ulteriore complessità, queste strategie personalizzate cambieranno in modo significativo con l'età; la medicina di un giovane, può essere il veleno di un anziano. Inoltre, dato ciò che sappiamo sulla cronofarmacologia e sull'efficacia del sistema immunitario a seguito di sonno sano rispetto a quello disfunzionale, la ricerca futura dovrà sforzarsi di ottimizzare non solo i cicli sonno-veglia ma anche i regimi di somministrazione di potenziali terapie; dovrebbero essere somministrati quando i sistemi di eccitazione raggiungono il picco, quando i microbiomi mostrano la loro maggiore attività o quando il corpo è in uno stato di riposo?
Di seguito il link all’articolo originale.